Endodonzia
774
page-template-default,page,page-id-774,bridge-core-1.0.5,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,footer_responsive_adv,qode-theme-ver-18.1,qode-theme-bridge,qode_header_in_grid,wpb-js-composer js-comp-ver-6.0.2,vc_responsive

Endodonzia

L’endodonzia (conosciuta anche come cura canalare o devitalizzazione) svolge un ruolo primario nelle terapie odontoiatriche e si associa alla terapia ricostruttiva.

 

L’endodonzia si occupa inoltre del ritrattamento di denti già devitalizzati che presentano patologie (granuloma/ascesso) dovute ad una ricolonizzazione dello spazio radicolare da parte di batteri patogeni.

 

La nostra filosofia di approccio incorpora la volontà di mantenere la vitalità degli elementi dentali quando possibile e di eseguire terapie endodontiche quando necessario. In particolare, in presenza di sofferenza o necrosi pulpare associata a carie, a fratture, a traumi, a malattia parodontale, in presenza di granulomi o quando la terapia ricostruttiva lo richiede.

 

L’obiettivo dell’endodonzia è quello di rimuovere il tessuto pulpare (comunemente chiamato nervo) decontaminare, disinfettare e infine sigillare ermeticamente la cavità all’interno della quale è contenuto (detto spazio endodontico o endodonto).

 

Una specializzazione dell’endodonzia si occupa delle terapie della polpa dentaria volte a permettere il completamento dello sviluppo delle radici nei denti ancora non completamente formati e che hanno subito gravi lesioni per effetto di traumi violenti o carie destruente (Apecificazione/Apicogenesi).